Ciclo Idrogeologico

Il ciclo idrologico o ciclo dell’acqua è la successione dei fenomeni di flusso e circolazione dell’acqua all’interno dell’idrosfera terrestre, e i cambiamenti del suo stato fisico (liquida, gassosa e solida). Il ciclo idrologico si riferisce ai continui scambi di massa idrica tra l’atmosfera, la terra, le acque superficiali, le acque sotterranee e gli organismi. Oltre all’accumulo in varie zone (come gli oceani che sono le più grandi zone di accumulo idrico), i molteplici cicli che compie l’acqua terrestre includono i seguenti processi fisici:

  • evaporazione
  • condensazione
  • precipitazione
  • infiltrazione
  • scorrimento
  • flusso sotterraneo

Questo ciclo non ha un preciso punto di partenza, ma si può immaginare che abbia inizio dal mare. Il calore del sole riscalda l’acqua del mare e parte di essa evapora nell’aria. L’evaporazione avviene anche dalle acque dolci dei laghi e dei fiumi. Le correnti d’aria ascensionali sollevano il vapore in alto nell’atmosfera, dove la temperatura più bassa ne provoca la condensazione in goccioline microscopiche che formano le nuvole. I sistemi nuvolosi si spostano rapidamente, trasportati dai venti, coprendo circa il 40-50% della superficie terrestre. Le condizioni climatiche delle varie zone determinano la precipitazione dell‘acqua nelle varie forme (piogge, nevi, grandine etc.) e la morfologia del suolo determina l‘accumulo ed il trasferimento delle acque sulla superficie della Terra, sul suolo e nel sottosuolo. La maggior parte delle precipitazioni cade direttamente nel mare, mentre una certa quantità di carattere nevoso può accumularsi nelle calotte glaciali o in ghiacciai, mentre la porzione che cade sulle terre emerse, a causa della gravità, fluisce come ruscellamento superficiale. Parte del ruscellamento superficiale raggiunge i fiumi e scorre verso i mari, mentre una parte di esso si accumula come acqua dolce in laghi e fiumi. Non tutta questa acqua scorre in corpi idrici superficiali, una gran parte infatti si infiltra in profondità nel terreno ed alimenta gli acquiferi, che immagazzinano enormi quantità di acqua dolce sotterranea per lunghi periodi di tempo. La frazione dell’acqua sotterranea che sta vicino alla superficie terrestre può filtrare nuovamente nei corpi idrici superficiali e scorrere verso il mare, oppure trovando nel suo viaggio vie d’uscita in superficie può emergere come sorgente. Nel tempo, tuttavia, quest’acqua continua a spostarsi, e parte di essa rifluisce nel mare, dal quale il ciclo si riattiva.

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